Il Col de la Croix de Fer

Toponomastica

Il Col de la Croix de Fer (FR-73-2064a) deve il suo nome attuale all’imponente croce di ferro che si trova sulla sua sommità.

Al col de la Croix de Fer, a sinistra un po’ più in basso il col du Glandon

Questa croce è stata vandalizzata nel 2016 poi ricostruita dal comune di Saint-Sorlin d’Arves.

La Croix de Fer vandalizzata – Imaginee Dauphiné Libéré – 15 gennaio 2017

In passato, il passo era conosciuto come Col d’Olle. La sorgente dell’omonimo torrente si trova nelle vicinanze.

Situazione geografica

Massiccio

Il passo si trova sul confine tra i massicci alpini dei Grandes Rousses (a sud), di Arves (a est) e la Chaine de Belledonne (più a ovest).  

Geologia

Il col du Glandon e il col de la Croix de Fer sono geograficamente molto vicini poiché distano meno di 3 km tra loro.

Il Col de la Croix-de-Fer fa parte geologicamente del massiccio delle Grandes Rousses. Questo fa parte del vasto massiccio cristallino che comprende le catene del Mercantour, di Les Écrins, di Oisans, di Belledonne e del Monte Bianco.

Le rocce che compongono il passo sono tufi vulcanici provenienti da un’eruzione vulcanica risalente al Carbonifero (circa 300 milioni di anni fa), risultato della collisione delle placche tettoniche durante il sollevamento delle Alpi. È possibile osservare anche le “roche moutonnées” o “rocce a dorso di balena”. Si tratta di rocce affioranti che portano le cicatrici di un ghiacciaio che ha sfregato sulla loro superficie, striandola e lucidandola.

I lettori interessati a questo argomento possono consultare l’articolo completo su geol-alp.com

Idrografia

Versante ovest (lato Isère) : valle de l’Eau d’Olle.
L’eau d’Olle è una affluente della Romanche che ha la sua sorgente molto viicno al Col de la Croix de Fer.

Versante est poi nord (lato Savoia) : la valle de l’Arvan, chiamata anche valle des Arves.
L’Arvan è un affluente dell’Arc a Saint Jean de Maurienne.

Entrambi i versanti fanno perciò parte del bacino dell’Isère.

Accesso

Versante Isère

L’accesso è condiviso con il Col du Glandon fino all’incrocio D926 / D927 (alt. 1907 m), a 200 m dal Col du Glandon e a 2,7 km dal Col de la Croix de Fer.

La D526 parte da Rochetaillée (32,5 km, alt. 711 m), attraversa Allemond (30 km), passa sopra la diga di Verneys e costeggia il lago (riva sinistra), attraversa il Rivier d’Allemond (18 km – alt. 1264 m), vicino alla diga di Grand’Maison (9 km – alt. 1720 m) e costeggia il lago sulla riva destra. Diventa D926 quando attraversa il Rieu Claret (a 4 km, al confine tra Isère e Savoia, alt. 1773 m) prima di unirsi all’incrocio con la D927 verso il Col de la Croix de Fer.

Versante Savoia

Da Saint Jean de Maurienne (29 km – alt. 570 m), per la D926: Pont de Belleville (14 km – alt. 1228 m), Saint Sorlin d’Arves (10 km – 1400 m).

Tre gallerie (96, 178 e 503 m – ben illuminate) si trovano tra 17,5 e 16 km dalla cima del passo.

Attraverso il Col du Glandon, la D927 dà accesso al Col du Glandon (FR-73-1924) dalla Maurienne (Saint-Etienne de Cuines a 21 km – alt. . 450 m) via Saint-Colomban-des-Villards (10 km dal passo – alt. 1100 m).

Dal Col du Glandon si scende brevemente (200 m) fino al bivio (alt. 1907 m) con la D926 da Allemont e il Lac de Grand’Maison. Il Col de la Croix de Fer dista 2,7 km.

Modificazione degli accessi

Versante Isère

La strada è stata costruita per la prima volta fino al Col du Glandon nel 1898. Il prolungamento fino al Col de la Croix de Fer fu inaugurato il 14 luglio 1912.

Alla fine del XX secolo, la strada ha subito due modifiche:

  • Un cambiamento del tracciato è dovuto alla costruzione della Diga Grand-Maison dal 1978 al1985. La strada si affaccia leggermente sul lago (circa cinquanta metri) prima di scendere leggermente verso l’Eau d’Olle.
  • Il 23 aprile 1989, una frana proveniente dal Pic Bunard  (da 300 a 400 m3 di roccie) ha spazzato via la strada (sponda destra dell’Eau d’Olle) sopra il Rivier d’Allemond all’altezza della cascata di Maupas. La strada è stata ricostruita sulla riva sinistra per una distanza di 2 km, con una discesa (62 m in 600 m) per attraversare il torrente e poi una salita abbastanza ripida (11% per il primo chilometro). La vecchia strada è ancora visibile lungo la riva destra della montagna (questo è stato un anno con Marmotte e BRA. Una nuova strada è stata costruita in 2 mesi! Un miracolo di decisione).
La frana del 1989 caduta dal Pic Bunard ; in basso a destra la nuova strada che attraversa sulla riva sinistra l’Eau D’Olle et se dirige verso il Col du Glandon. 
In alto a destra la montagna del Rissou, dominante il défilé del Maupas.
  Fonte: forayrandobrie.free.fr/Belledonne

Versante Savoia

Per diversi secoli, solo una mulattiera conduceva al passo.
Nel 1900 fu trasformata in strada da Saint-Sorlin-d’Arves al passo (poi estesa al Col du Glandon nel 1912).

Da vedere – turismo 


Versante Isère (in comune con il col du Glandon)

La centrale de Grand’Maison è una centrale di pompaggio (STEP).

Un serbatoio superiore (Lac de Grand’Maison, 1.695 m) è collegato tramite condotte forzate a un serbatoio inferiore, il Lac du Verney, situato 900 m sotto la centrale (Lac du Verney, 725 m, 15 milioni di m³ di acqua). Durante i periodi di alto consumo, la centrale elettrica mette in turbina l’acqua del bacino superiore. L’acqua fluisce poi nel serbatoio a valle. Nei periodi non di punta, soprattutto di notte e nei fine settimana, l’acqua del serbatoio inferiore viene pompata nel serbatoio superiore.

In questo modo, il sistema può accumulare energia e rispondere rapidamente ai picchi di domanda.

È la diga più potente d’Europa e può produrre l’equivalente di 2 reattori nucleari di vecchia generazione.

Il Museo EDF Hydrélec situato tra la strada e il Lac du Verney, ha ottenuto il marchio Musée de France e presenta collezioni uniche dell’arco alpino risalenti al XIX e XX secolo. Un percorso scenografico rende omaggio agli scienziati, agli ingegneri, ai tecnici e agli operai che hanno partecipato alla creazione di centrali idroelettriche e dighe.

Versante Savoia

Al carrefour d’Entraigues, a 12,5 km dal passo, Si può ammirare la scultura lignea della guida Guille, nativo di Entraigues e pioniere nella conquista delle Aiguilles d’Arves e dell’Étendard).

A Saint Sorlin d’Arves : la chiesa Saint-Saturnin (construita nel 1603)

Al passo

Due tavole d’orientamento:

  • Una a est del passo, che guarda verso la valle dell’Arvan e le Aiguilles d’Arves.
  • L’altra a ovest, con lo sguardo rivolto al corso superiore dell’Eau d’Olle, al Col du Glandon e alla catena montuosa di Belledonne.

Sopra al passo

Circuito dei Tre laghi verso il rifugio dell’Étendard, il lago Bramant, il lago Blanc

Situazione amministrativa

Attualmente

Entrambi i versanti del passo si trovano nel dipartimento della Savoia (Comune di Saint-Sorlin-d’Arves.

Il confine Isère / Savoia è posto al Pont du Rieu Claret (1730 m)  a 6,3 km dal passo.

Storia

Perché il confine Isère / Savoia non è sullo spartiacque Arc / Isère ? (cioè ai passi della Croix de Fer e du Glandon)

Secondo « oisans.com »

Fino al 1860, il passo del Sabot segnava il confine tra Francia e Savoia. Vaujany, sulla route des cols, fu dotata di un posto di frontiera per proteggere la provincia del Delfinato. … / … Dove oggi si trova il bacino della Grand’Maison, un tempo vasti pascoli montani erano condivisi tra francesi e savoiardi. La Grand’Maison era un grande edificio utilizzato per ospitare i pastori. Informazioni completate da « Isère-Tourisme » : Dietro il Col du Sabot c’era un posto di frontiera, di cui esistono ancora alcune rovine.

ChatGPT completa queste informazioni (senza citare le sue fonti):

“La regione intorno ai passi della Croix de Fer e del Glandon è un’area di pascoli montani in cui i contadini savoiardi e del Delfinato hanno praticato l’agricoltura per secoli. Gli abitanti dei due versanti avevano rapporti stretti e spesso condividevano pascoli e terreni agricoli.

Quando il confine fu definito nell’ambito del Trattato di Torino del 1860, era importante ridurre al minimo i disagi per le popolazioni locali. Fissare il confine sul Rieu Claret, un corso d’acqua chiaramente identificabile, ha permesso di mantenere i diritti d’uso tradizionali degli agricoltori su entrambi i lati del confine.”

Ciclismo e cicloturismo

Tour de France

Il Tour de France ha affrontato questo passo per la prima volta nel 1947.

Criterium del Delfinato

Il passo era in programma nelle edizioni 2008, 2009 e 2011. È stato l’arrivo della 7a tappa del Critérium du Dauphiné 2023 vinta da Jonas Vingegaard, che si è così assicurato la vittoria in questa edizione.

È il traguardo più alto nella storia del Critérium du Dauphiné.

BRA

Le BRA affronta il Col de la Croix de Fer dalla sua creazione nel 1936.

  • Per il versante Savoia dal 1936 al 1945
  • In alternanza versante Isère, versante Savoia dopo il 1945
  • Per il suo versante Isère dal 2015

Marmotte

Dalla sua creazione nel 1982 al 1999, la manifestazione ciclosportiva “La Marmotte” si è svolta sul Col de la Croix de Fer, poi sul Col du Glandon.

Nel 2023, il Glandon non era più in programma e il percorso comprendeva il Col de la Croix de Fer (e il Col du Mollard).

Profilo

Su internet si trovano molti profili del Col de la Croix de Fer. Le percentuali indicate sono molto variabili.

La cosa migliore è tracciare il proprio percorso su Openrunner e cliccare su “vedi il profilo altimetrico”, come mostrato qui tra Allemond (Isère) e Saint-Jean-de-Maurienne (Savoia):

Un profilo dettagliato del versante settentrionale mostra le difficoltà create dalla frana del 1989 e dalla nuova strada sulla riva sinistra dell’Eau d’Olle (km 12).

E, infine, alcuni immagini a proposito di Croix de Fer e Glandon

Un articolo di Gérard Galland (e Bernard Giraudeau per la parte geologica)